La Fara

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“La Fara”, nasce ufficialmente come associazione nel 2010 ma muove i suoi primi passi durante i convegni organizzati in occasione della candidatura a sito unesco di Cividale del Friuli (candidatura seriale insieme agli altri siti italiani del circuito Italia Langobardorum). In questo contesto alcuni studenti dell’università degli studi di Udine, insieme ad amici di altra provenienza iniziarono a porsi il problema di come veicolare le informazioni storiche ed artistiche legate al comune patrimonio longobardoe che spesso risultavano di difficile raggiungimento per i non addetti ai lavori. Su questi principi fu da subito chiaro che l’approccio al reenactment dell’associazione avrebbe seguito ancor più con rigore gli aspetti ricostruttivi e divulgativi.

L’associazione si propone di mostrare uno spaccato della prima Generazione immigrata longobarda, con sortite  in quelle immediatamente vicine, al fine di avvicinare la gente ai reperti contenuti nei musei. La scelta del nome “Fara” appunto è stato quasi automatico, trovando nel “gruppo di consanguinei in armi” la definizione più adeguata per quanto si voleva svolgere.

Dopo 5 anni dalla sua fondazione la Fara opera nelle scuole con lezioni in abito storico e stage di tiro con l’arco, collabora attivamente con il Museo Archeologico Nazionale di Cividale per la valorizzazione del suo patrimonio, si mantiene in stretto contatto con realtà europee che si occupino del medesimo periodo storico e sul territorio fornisce il suo operato a supporto delle attività organizzate da cooperative sociali.

Negli ultimi 3 anni l’associazione ha anche gestito ed organizzato l’evento “Anno Domini 568”, primo evento a carattere strettamente altomedievale e longobardo  della regione FVG , caratterizzato da un campo storico improntato alla ricostruzione e alla didattica e  da una serie di convegni specialistici (questi ultimi dallo scorso anno ospitati dal MAN sotto la direzione scientifica del suo direttore, il dottor Fabio Pagano).

Proprio l’esperienza di AD568 li ha messo in più stretto contatto con il mondo accademico (il professor Marco Valenti in primis), contatto che quest’anno ha visto la loro partecipazione nella fondazione del coordinamento E.M.A.i.A. ( Early Middle Ages in Action). Un coordinamento pensato per riunire e spronare al miglioramento le realtà di reenactment legate all’altomedioevo italiano, tramite l’ausilio di un comitato scientifico di accademici.

Il  grosso delle loro attività continua però ad essere svolto nel campo storico itinerante. Un campo suddiviso tra contesti di riparo e angoli artigianali come la lavorazione del ferro con mantici a terra e carbone di legna, la lavorazione dell’osso, del legno, la  filatura e  la tessitura (tanto su telaio verticale che con pettine liccio).

A queste si uniscono le attività quotidiane come la preparazione dei cibi, rigorosamente legata ad ingredienti compatibili con il periodo di riferimento ed ispirata da un lato alle analisi archeologiche svolte sulle necropoli cividalesi , dall’altro ai testi più vicini cronologicamente come il ricettario di Antimo (pur analizzati con lo spirito critico necessario ad individuarne le peculiarità più lontane dal contesto longobardo). Non possono mancare, per avvicinare i giovani e  veicolare poi il messaggio didattico, le pratiche sportive come il tiro con l’arco e il lancio della scure.

Per i più pazienti i membri dell’associazione preparano spesso delle riletture dei racconti di Paolo Diacono tratti dall’ Historia Langobardorum che vengono accompagnati dal suono di una Lyra ricostruita su modelli del VI e VII secolo.

Firma stilistica del gruppo il Rito Funebre Longobardo, che oltre a svolgersi ogni anno durante  AD568 viene dall’associazione riproposto anche in altri contesti ( Lecco, Monteriggioni, Poggibonsi). Un scelta forse un po’ particolare ma che permette al pubblico di  comprendere al meglio il rapporto tra il manufatto ricostruito indossato dai reenactors e il pezzo originale conservato nel museo.

 

Sito del gruppo: www.lafara.eu

Email del gruppo: associazione@lafara.eu

 

 

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