Museum - Hildegard von Bingen

“Ildegarda Day” a Benevento: la voce del sangue

Tutte le foto sono state prese dal sito http://www.zeitgeistfilms.com/vision/index.html

Continua il nostro interesse su quanto sta accadendo a proposito del film dedicato alla figura di Ildegarda di Bingen e quindi i riflettori di Rievocare si riaccendono e questa volta illuminano quanto è stato organizzato a Benevento da frà Luigi Carrillo, durante la giornata “Ildegarda Day”. Ricordiamo che l’idea di organizzare questa manifestazione, che ha lo scopo di chiedere alla RAI di doppiare il film Vision in lingua italiana, nasce da un gruppo di giovani universitari di Salerno. Noi di Rievocare continuiamo a seguirli con molto interesse, con la speranza che prima o poi si avveri il loro – e il nostro – sogno. A frà Luigi abbiamo chiesto di raccontarci quanto da lui organizzato, a tutti voi auguriamo buona lettura e un like per far crescere la pagina facebook.

VISION-ildegarda-colori

Il 3 ottobre 2014, nella suggestiva chiesa medievale di San Francesco in piazza dogana a Benevento, dopo aver celebrato il beato transito di San Francesco, in un clima di preghiera e di silenzio, si è svolto un breve concerto-preghiera nell’ambito della manifestazione dell’Ildegarda Day, promossa sul web da un gruppo di giovani universitari di Salerno e dal sottoscritto. Scopo della manifestazione è quello di chiedere alla Rai di doppiare in lingua italiana, (e di trasmetterlo sulla rete nazionale) il film “Vision” della regista Margarethe von Trotta, sulla figura di Santa Ildegarda di Bingen, monaca benedettina del XII secolo, un “genio tutto al femminile”. La petizione alla Rai continua tuttora sul social network Facebook, con la nascita di un’apposita pagina, “Ildegarda in Italiano“. ( https://www.facebook.com/ildegardainitaliano?fref=ts )

Sono anni che studio Santa Ildegarda, (attualmente sono occupato a tradurre il suo immenso epistolario) una donna che precorre i nostri tempi contemporanei e che ancora oggi vuol dire qualcosa a noi uomini e donne del XXI secolo, tecnologici e razionalisti. Ciò che mi ha sempre affascinato di questa campionessa di santità è l’amore per Dio di cui ella mostra le vie all’uomo ferito dal peccato, e sul come arrivare a Lui. Un percorso fatto da tante strade, tante vie: Scivias Domini! è il suo motto! Cioè: Conosci le vie del Signore! Ildegarda ha capito che se l’uomo vuole vivere felice nella sua completezza deve tornare al suo Creatore, che l’ha formato a sua immagine e somiglianza per renderlo simile a lui “divinizzandolo”. Ma con il peccato della disobbedienza, l’uomo ha perso questa somiglianza divina con Dio, rendendosi schiavo delle sue stesse passioni.

 

Vision Ildegarda insegna medicina

Ecco dunque, che Ildegarda, attraverso le visioni rivelate dallo stesso Creatore, mostra all’uomo le strade per ritornare a lui: i Sacramenti, la filosofia, la liturgia, l’arte, la musica, il canto, la medicina, sette raggi di un’unica ruota che convergono in un unico centro: Dio, in un cammino ascensionale, dove l’uomo ritrova se stesso nella sua interezza, nella sua integrità: corpo, mente, spirito.

Il concerto tenuto il 3 ottobre l’ho voluto espressamente sotto forma di preghiera, per non rompere quel filo mistico-spirituale, che lega Ildegarda all’umile Poverello d’Assisi S. Francesco. Entrambi hanno in comune la passione per la salvezza dell’uomo, l’amore per Dio e per l’intero creato dove tutto parla della Sua Immensa Gloria e dove tutto un giorno sarà “ricapitolato in Cristo”. (Ef. 1, 10) modello di Uomo perfetto.

Sunnyi Melles as Richardis' mother in VISION. A film by Margarethe von Trotta. A Zeitgeist Films release.

Il concerto si è aperto con l’Inno Cum vox sanguinis “quando la voce del sangue” dedicato al martirio di Sant’Orsola e della sue compagne, che da il titolo al concerto stesso. Il tema è incentrato appunto sul sangue: quel sangue che ancora oggi tanti cristiani versano innocentemente, a causa della fede, nella voluta indifferenza del mondo intero. La voce del sangue che grida ancora ante thronum Dei: fino a quando o Signore? Dinanzi a questo grido, Dio non può che rispondere con altro sangue quello del Suo Figlio sparso sulla croce. Con l’antifona O Cruor Sanguinis. Il sangue di Cristo il vero Agnello Immolato lambisce il cosmo intero che gemente e atterrito della cruenta morte del Salvatore, implora di ungere de languoribus nostris, i languori generati dalle putride piaghe del peccato. Il sangue che sgorga dalle piaghe di Cristo diventa rugiada balsamica nell’antifona O rubor sanguinisda cui nasce il fiore eccelso: la Chiesa (Ecclesia) la sposa vergine e madre che si oppone umile e forte all’invernale e gelido soffio del serpente e che non potrà con le sue diavolerie mai ledere la sua splendente verginità: portae inferi non praevalebunt adversus eam (Mt. 16, 17). È appunto con l’Inno dedicato a Ecclesia la sposa nata sul Calvario dal sangue del suo Sposo Divino, il concerto si conclude: senza applausi, senza bis, senza rumore, nel silenzio ancora orante di questa sera che ci ha visto uniti con i nostri fratelli perseguitati e uccisi i “Nun” a cui abbiamo dedicato questo momento.

VISION benevento medioevo

 

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