Di Susanna Tartari
Traduzione articolo FACE a cura di Federica Garofalo
Corredo fotografico di Roberto Fusconi
Con il supporto informativo di Pierangelo Pedersoli
Le ultime restrizioni europee sulle armi, preoccupano non poco il mondo della Rievocazione Storica.
Alcuni giorni fa, ha fatto comparsa in rete, un articolo che informava della proposta della presidenza olandese di dichiarare fuori legge le riproduzioni di armi da fuoco antiche e di cancellare la intera categoria D in modo da imporre regole repressive per i tiratori sportivi. Questo ha scosso subito il mondo della Rievocazione Storica. Noi di Rievocare, ci siamo messi a disposizione per dare voce a quanto sta accadendo e di seguito pubblichiamo un articolo della FACE (Federazione europea delle associazioni venatorie), fornitoci dal dott. Pierangelo Pedersoli della famosissima azienda Davide Pedersoli & C., produttrice di repliche di armi storiche ad avancarica. Lo stesso Pedersoli in una e-mail arrivata poco fa, ci scrive: “Quanto presentato dal Consiglio europeo dovrà poi essere discusso in parlamento. Purtroppo anche nelle riunioni del consiglio del 9 e 10 giugno non è cambiato nulla. Ho letto nei vari blog che le repliche dovrebbero essere messe al bando. Questa è una interpretazione sbagliata. Di fatto chiedono di metterle in categoria C, ovvero in quella che prevede la denuncia. Questo è già di per se stesso un problema, stante che attualmente sono in libera vendita. Naturalmente dovranno, come già adesso, essere provviste di matricola e provate al banco di prova. Un problema maggiore ci sarà con le armi a retrocarica sia pure disattivate. Comunque continuiamo a combattere! Dal canto loro i RIEVOCATORI di tutti i periodi storici dovrebbero darsi da fare per esprimere la loro contrarietà, ricordando il ruolo culturale della loro attività rievocativa.”
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Il Consiglio Europeo spara su cacciatori e tiratori sportivi.
La presidenza olandese ha proposto di dichiarare fuori legge la categoria D e le riproduzioni di armi da fuoco antiche, attualmente non regolamentate al livello europeo, in modo da obbligare i tiratori sportivi ad aggregarsi ad associazioni riconosciute.
3 giugno, 2016, Bruxelles – Per combattere contro il terrorismo e il crimine organizzato, la presidenza olandese ha proposto di dichiarare fuori legge le riproduzioni di armi da fuoco antiche e di cancellare la intera categoria D in modo da imporre regole repressive per i tiratori sportivi.
Nella sua dichiarazione di conclusione della riforma prima della fine del semestre e senza la minima consultazione, la Presidenza del Consiglio Olandese ha preso di mira i cacciatori rimuovendo dal testo della Direttiva per le Armi da fuoco l’eccezione per la riproduzione delle armi antiche (quelle in grado di sparare un solo colpo), utilizzate in alcuni paesi da cacciatori, tiratori sportivi, collezionisti, e per le rievocazioni storiche.
Lo stesso approccio restrittivo è adottato nei confronti dei tiratori sportivi con nuove restrizioni sulle dimensioni dei caricatori e introducendo l’appartenenza obbligatoria ad un’organizzazione di tiro e rendendola condizionale per la partecipazione a competizioni sportive.
Chi pensa che la rimozione della categoria D e la proibizione di riprodurre armi da fuoco antiche porti un contributo effettivo nella lotta al crimine e al terrorismo? Nessun rapporto ha mai messo in luce che le riproduzioni di armi da fuoco antiche costituiscano un pericolo per la sicurezza e la società. I criminali che usano i Kalashnikov e i commercianti di armi in nero che forniscono i terroristi non saranno colpiti da queste nuove restrizioni che danneggiano esclusivamente i cittadini onesti, i legali possessori di riproduzioni di armi da fuoco antiche in grado di sparare un solo colpo.
La messa al bando delle riproduzioni avrà un impatto economico rilevante, dal momento che questo tipo di armi è regolarmente venduto in molti Stati dell’Unione come Francia, Germania, Polonia, Ungheria, Estonia, Lituania, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Italia, ed è una parte importante del mercato. Questo provvedimento condannerà immediatamente alla bancarotta molte piccole e medie imprese e metterà in pericolo molti posti di lavoro all’interno dell’Unione.
I 12 milioni di possessori legali subiranno ulteriori restrizioni, con una proliferazione di nuove procedure amministrative.
In più la Presidenza Olandese cerca di eliminare dalla categoria C le armi da fuoco a canna lunga in grado di sparare un solo colpo con tamburo a canna liscia, armi opto-elettroniche e acustiche, armi da fuoco disattivate. Questo ampliamento dello scopo della categoria C non è giustificato da alcun criterio di pericolosità e per giunta non è accettabile.
Le conseguenze amministrative non possono essere calcolate in assenza di una valutazione dell’impatto ma scateneranno probabilmente il blocco dei sistemi di registrazione nazionali per i prossimi anni e una crescita dei costi amministrativi.
Per la FACE, queste misure inutili e draconiane provocheranno il risentimento di 12 milioni di cittadini che rispettano la legge i quali si chiederanno perché l’Unione Europea non si focalizza sui temi che davvero riguardano la pubblica sicurezza come la tracciabilità delle armi, la loro disattivazione irreversibile e l’interoperabilità dei database.