A cura di Susanna Tartari
Immagini inviate da don Fabrizio Cammelli
“Quando è un parroco a volere la Rievocazione Storica”
Anzino, il 22 giugno scorso, ha visto i propri cortili e le proprie strade trasformarsi nelle osterie di Roma del ‘600 gestite dagli emigrati anzinesi, nelle loro case di riunione, nella bottega del pittore di Casa Borghese che secondo la tradizione realizzò il dipinto e nel posto di blocco alla frontiera dove il quadro miracolosamente scomparve durante il trasporto ad Anzino, lasciando solo una tela bianca. Una rievocazione storica voluta da don Fabrizio Cammelli.
Nell’ambito dei festeggiamenti dell’Anno Antoniano (gennaio 2019 – gennaio 2020), che celebra i 350 anni dell’arrivo da Roma del quadro miracoloso di S. Antonio di Padova, custodito presso il santuario di Anzino, il comitato organizzatore ha dedicato la giornata di sabato 22 giugno 2019 a una grande rievocazione storica degli eventi che portarono alla realizzazione del dipinto e al suo trasporto ad Anzino.
Lo spettacolo, dal titolo “Peregrinatio Sancti Antonii” fortemente voluto da don Fabrizio Cammelli, parroco di Anzino da circa due anni, è stato affidato alla realizzazione della Compagnia Dellozio, mentre i testi originali e la regia a Matteo Minetti. Una rievocazione storica teatralizzata, in 4 scene recitate più una finale che ha coinvolto tutti con il canto dedicato a Sant’Antonio, che ha visto in scena Matteo Morigi, Massimiliano Perticari, Matteo Chippari, Matteo Napoletano, Laura Grosso, Chiara Valli, Alessio Cioni, Marco Gerlando Orlando, Matteo Rumoro, Siria Giraldo, accompagnati da figuranti della Valle Anzasca che si sono prestati generosamente all’evento.
Il pubblico, accorso numeroso nonostante le condizioni climatiche non proprio favorevoli, ha potuto rivivere gli eventi di quel lontano 1669, accaduti tra Roma e Anzino, seguendo un percorso con scene fisse che i singoli RievocAttori hanno ripetuto più volte per consentire la visione nei diversi orari della giornata.
A conclusione della giornata alle 17.30 il grande corteo con l’arrivo del quadro miracoloso ad Anzino, con tutti gli attori e i figuranti è entrato in una chiesa, gremita da un pubblico emozionato, accompagnato dal canto del tradizionale responsorio latino del Si quaeris miracula.
Grande soddisfazione per tutti gli abitanti di Anzino, ma ancor di più per don Fabrizio Cammelli che desidera tantissimo far conoscere il Santuario di Anzino, luogo di culto ai piedi del Monte Rosa. Nella sua mission, vi è la volontà di ripristinare i cammini che permettono l’arrivo al Santuario da ben quattro valli.
Sono certa che la rievocazione storica sia stata di grande aiuto per raccontare questa bellissima storia, sconosciuta ai più e mi auguro possa avere un proseguo negli anni a venire. Nel frattempo, per chi volesse approfondire, nel mese di maggio, è stato pubblicato un libro dal titolo “Sant’Antonio di Padova in Anzino, Un santuario ai piedi del monte rosa”.